Antiaderenti, versatili e ‘dietetiche’. Sono loro, le bistecchiere, l’alter ego del barbecue in cucina, facili da usare e da pulire, anche se non tutte anti-graffio, da trattare con le molle se si vuole che durino a lungo. Le bistecchiere, in ghisa o in pietra, ma anche elettriche, per quanto meno ‘romantiche’, sono un aiuto alla linea per l’uso dei grassi ridotto al lumicino, oltre che un mezzo di cottura che simula il gusto dei cibi cotti al grill. Conosciamo meglio queste amiche dei sapori tradizionali. Non possiamo non partire dalla regina delle bistecchiere, il modello in ghisa, il più adatto a trattenere il calore e a distribuirlo uniformemente, ma anche la più pesante, il che è tutto dire e non sempre si lava con facilità, restando sul fondo residui e attaccaticci di cibo. Buone soprattutto per l’antiaderenza le bistecchiere in pietra ollare o lavica, che presentano una piastra liscia e scivolosa, a differenza del piano ondulato ‘raccogli-grassi’ di quelle in ghisa. Prima la scelta, poi la cottura. Ma come usare una bistecchiera fra le mura domestiche?
Non è difficile, anzi è un piacere, se si mette a confronto con l’impazzimento del barbecue, prima ad accenderlo e poi a gestirlo. Niente di tutto questo, la bistecchiera è un tripudio di sapori senza controindicazioni per la salute, non affumica, non fa male perché oggi i materiali sono controllati e certificati, cuoce dietetico per l’assenza di grassi e asciuga i cibi delle sostanze adipose naturali restituendoli ‘slim’ e saporiti al palato. Niente carbonella, niente rischio incendi, perché la bistecchiera domestica si usa come una normale padella, ma che non sia come le altre lo fa capire da subito, dal modo in cui cuoce e porta sul piatto pietanze da cinque stelle.
Se la bistecchiera è antiaderente non c’è da sudare, basta poggiare sul suo ‘letto’ i cibi e aspettare che cuociano gustosi, salutari e genuini, senza un filo d’olio e a fuoco alto. Perché è così che si usa la bistecchiera, senza mezze misure, in modo da cuocere più rapidamente, decisa e senza ‘tentennamenti’ ai fornelli. La regola del fuoco a palla vale soprattutto per la carne, che beneficia del calore della fiamma per cotture al bacio come sulla griglia del barbecue.